Le rilevazioni del commercio intra ed extra comunitario

Le rilevazioni del commercio intra ed extra comunitario

Le rilevazioni sull’interscambio commerciale con l’estero hanno per oggetto il valore e la quantità delle merci scambiate dall’Italia con gli altri paesi e sono effettuate, per quanto attiene all’interscambio con i paesi non appartenenti all’Unione Europea, secondo i criteri stabiliti dai Regolamenti (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 471/2009 e Regolamenti (UE) della Commissione n. 92/2010 e n. 113/2010, per quanto riguarda l’interscambio con i paesi dell’Unione europea, secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 222/2009, che modifica il Regolamento CE n.638/2004 e dai Regolamenti (UE) della Commissione n. 91/2010 e n. 96/2010, che modificano il Regolamento CE n.1982/2004. I Regolamenti europei relativi all’Intrastat trovano applicazione in sede nazionale con il Decreto Legislativo n.18/2010 (GU n. 41 del 19-2-2010 ), il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 22/2/2010 (GU n.53 del 5-3-2010) e la Determinazione dell’Agenzia delle Dogane del 22/2/2010.

 

       Le modalità di rilevazione dei dati sono diverse a seconda che i soggetti che forniscono le informazioni siano operatori economici che effettuano transazioni commerciali con i paesi extra Ue o con i paesi Ue. Nel caso di transazioni con i paesi extra Ue, la base informativa è costituita dal Documento Amministrativo Unico (DAU) che viene compilato in riferimento ad ogni singola transazione commerciale. Per gli scambi con i paesi Ue, al fine di semplificare gli adempimenti richiesti per la libera circolazione delle merci nel mercato interno, dal 1° gennaio 1993 il sistema di rilevazione doganale è stato sostituito dal sistema Intrastat in base al quale le informazioni sono desunte dagli elenchi riepilogativi dei movimenti presentati dagli operatori economici..

Dal 2010 sono stati introdotti notevoli cambiamenti nel sistema Intrastat.

In particolare, i modelli Intrastat, riportano, in sezioni distinte, le dichiarazioni per acquisti e cessioni di beni e per prestazioni di servizi resi e ricevuti con periodicità mensile e trimestrale. L’Istat diffonde solo i dati relativi allo scambio dei beni.

Ai sensi del Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze sopraccitato, a partire dal 1° gennaio 2010 le soglie che determinano la periodicità della dichiarazione intrastat sono così definite:

a) trimestrali, per i soggetti che hanno realizzato, nei quattro trimestri precedenti e per ciascuna categoria di operazioni (acquisti e cessioni di beni, prestazioni di servizi resi e ricevuti) un ammontare totale trimestrale non superiore a 50.000 euro;

b) mensili, per i soggetti che non si trovano nelle condizioni richieste dalla lettera a).

Le dichiarazioni mensili e trimestrali vengono trasmesse esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Dogane.

I dati mensili coprono circa il 98% degli scambi con i paesi dell’Unione europea. I dati trimestrali vengono stimati mensilmente, tale stima a fine anno viene revisionata con le dichiarazioni trimestrali pervenute

 

Sia il DAU sia il modello Intrastat hanno valenza statistica e fiscale.

 

Le informazioni del commercio con l’estero fanno riferimento al cosiddetto sistema di commercio speciale che comprende:

a) all'esportazione, le merci nazionali o immesse in libera pratica che sono: (1) esportate con destinazione definitiva; (2) imbarcate come provviste di bordo di navi o aerei esteri; (3) esportate temporaneamente per la fabbricazione di prodotti da reimportare o per subire un complemento di manodopera o una riparazione; (4) le riesportazioni di merci estere già importate in via temporanea;

b) all'importazione, le merci estere: (1) importate in via definitiva o estratte dai depositi doganali che sono introdotte nel territorio doganale per consumo; (2) importate in via temporanea per la fabbricazione di prodotti da riesportare o per subire un complemento di manodopera o una riparazione; (3) le reimportazioni di merci nazionali già temporaneamente esportate.

 

Non sono comprese nelle statistiche del commercio speciale le merci in transito sul territorio nazionale e quelle estere introdotte nei depositi doganali e non estratte per consumo, temporanea importazione o rispedite all'estero. Fino al 1999 le merci imbarcate su navi o aerei esteri come provviste di bordo sono tutte attribuite ad un unico paese convenzionale extra Ue.

 

Dalle statistiche del commercio estero restano escluse, dal 2010, le seguenti voci:

a.       oro detto monetario

b.       strumenti di pagamento aventi corso legale e valori;

c.        merci che beneficiano dell'immunità diplomatica, consolare o simile;

d.       merci destinate ad un uso temporaneo, purché non sia prevista né sia effettuata alcuna lavorazione, la durata prevista dell'uso temporaneo non sia superiore ai 24 mesi e non sia previsto né sia stato effettuato alcun cambio di proprietà;

e.       beni che veicolano informazioni personalizzate, software compreso;

f.        software scaricato da internet;

g.       beni riparati o destinati a riparazione, nonché i pezzi di ricambio associati;

h.       merci spedite alle forze armate nazionali stazionate fuori del territorio statistico e merci provenienti da un altro Stato membro che hanno accompagnato le forze armate nazionali al di fuori del territorio statistico, nonché merci acquistate e cedute nel territorio statistico di uno Stato membro dalle forze armate di un altro Stato membro che vi stazionano;

i.         mezzi di trasporto che si spostano durante il loro funzionamento, compresi i mezzi di lancio di veicoli spaziali al momento del lancio;

j.         beni forniti a titolo gratuito che non siano oggetto di transazioni commerciali, che siano movimentati unicamente al fine di favorire una transazione commerciale successiva, illustrando le caratteristiche di beni o servizi (ad esempio materiale pubblicitario, campioni commerciali).

 

Dalle statistiche del commercio extra-comunitario sono escluse in aggiunta alle voci precedentemente elencate:

-          beni immessi in libera pratica dopo essere posti sotto il regime doganale del perfezionamento attivo o della trasformazione sotto controllo doganale;- le merci ammesse all'importazione in esenzione dei diritti doganali in virtù degli articoli 12, 13 e 14 delle disposizioni preliminari alla Tariffa doganale d'uso integrata e le corrispondenti merci esportate.

-     le merci dichiarate oralmente alle autorità doganali, sia di natura commerciale, purché il loro valore non superi la soglia statistica di Euro 1.000 o 1.000 chilogrammi, sia di natura non commerciale. Fino a dicembre 2006, l'Istat ha applicato le soglie seguenti, relative al valore della transazione: Euro 516 per i capitoli 1-24 della Nomenclatura combinata (animali vivi e prodotti del regno animale, prodotti del regno vegetale, prodotti alimentari); Euro 620 per gli altri capitoli (cap.25-99). Dal 1° gennaio 2007 invece sono applicati i seguenti limiti: Euro 700 per i capitoli 1-14 (animali vivi e prodotti del regno animale, prodotti del regno vegetale); Euro 1.000 per i capitoli 15-99 (tutti gli altri prodotti). Dal 1° gennaio 2010, con l’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti comunitari, la soglia statistica è posta  pari ad Euro 1.000 per tutti i capitoli della Nomenclatura combinata. L’ISTAT aggrega in un unico dato mensile, per ciascun flusso, tutti i movimenti sotto la soglia su menzionata.

 

Oltre al valore ed alla quantità, quest'ultima espressa in chilogrammi e/o in una delle altre unità di misura indicate da Eurostat, le principali informazioni contenute nei modelli di rilevazione della merce oggetto di transazione riguardano:

§          il codice merceologico  (NC8)

§          il paese di origine

§          il paese di provenienza e di destinazione

§          la provincia di provenienza o destinazione

§          il modo di trasporto

§          la natura della transazione

§          la valuta di fatturazione

§          le condizioni di consegna

 

 

La rilevazione degli scambi commerciali con l’estero viene effettuata in relazione al territorio doganale, rispetto al quale il territorio della Repubblica Italiana si differenzia per le sole inclusioni dei comuni di Campione d’Italia e di Livigno. Tuttavia, a fini statistici, la zona franca di Livigno è compresa nell’interscambio commerciale. San Marino pur essendo un paese terzo non rientra nelle rilevazioni del commercio estero per l'assenza di barriere doganali rispetto all'Italia, mentre la Santa Sede (Stato della Città del Vaticano) in quanto Stato indipendente situato in territorio nazionale, è un paese terzo a tutti gli effetti. Infine, sono esclusi dal territorio doganale i punti e i depositi franchi.

 

Il valore statistico della merce è definito, in conformità agli accordi internazionali, come valore Cif (comprendente cioè le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera nazionale) per le importazioni e come valore Fob (franco frontiera nazionale) per le esportazioni.

 

Il paese di importazione è: a) il paese di origine, per le merci provenienti dai paesi extra Ue e non messe in libera pratica in uno degli altri paesi dell'Unione europea; b) il paese di provenienza, per le merci originarie dei paesi extra Ue e messe in libera pratica in uno dei paesi dell'Unione europea e per quelle originarie dei paesi dell’Unione europea. Il paese all’esportazione è quello verso il quale le merci sono destinate per essere immesse al consumo o, se esso non è conosciuto dall’esportatore, il paese che costituisce l'ultima destinazione nota all'esportatore stesso.

 

Con  effetto dai dati di gennaio 2010, i nuovi regolamenti comunitari hanno modificato le regole di inclusione nelle statistiche di commercio estero dei dati relativi agli scambi di navi e aeromobili. In particolare si definisce il concetto di “proprietà economica” come i diritti di un soggetto di reclamare i vantaggi collegati all’utilizzo di una nave, di un aeromobile nell’ambito di un’attività economica mediante l’accettazione dei rischi associati. Conseguentemente vanno inclusi nelle statistiche di commercio estero gli scambi di navi e aeromobili, quando si verifica un  trasferimento della proprietà economica di una nave o di un aeromobile.

 

I dati di interscambio di merci relativi all'ultimo anno, sia nazionali sia territoriali, sono provvisori. Nei mesi successivi alla loro pubblicazione essi vengono integrati con le informazioni pervenute successivamente e, in particolare per quanto riguarda gli scambi con i paesi Ue, con le dichiarazioni trimestrali. Per l'anno 2008 le differenze tra i dati definitivi e quelli provvisori, rispettivamente per le aree Ue e Mondo, sono state pari a +2,4% e +1,3%% per le importazioni e a +1,5%   e +0,9% le esportazioni.

 

A partire dal mese di Settembre 2011 è stata implementata una nuova metodologia di produzione delle statistiche sugli scambi con l’estero di gas naturale allo stato gassoso e di energia elettrica, che si basa sull’impiego diretto di fonti informative alternative ai dati statistico-doganali solo per quanto riguarda la misurazione degli scambi complessivi in quantità, mentre per le altre variabili di analisi e classificazione richieste dai regolamenti statistici comunitari (dati in valore monetario e allocazione geografica dei flussi con l’estero per “paese statistico”) sono stati adottati opportuni criteri di stima. Per maggiori dettagli si rimanda all'Approfondimento del 15 novembre 2011. La modifica introdotta ha comportato la conseguente revisione dei dati relativi all'anno 2010 ed al periodo gennaio-agosto 2011. Il seguente prospetto riporta le fonti informative utilizzate:

 
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